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La scoperta grazie all’AI: 303 nuovi geoglifi di Nazca

Recentemente, un team di ricercatori giapponesi ha utilizzato l’intelligenza artificiale per fare una scoperta incredibile: 303 nuovi geoglifi nel deserto di Nazca, in Perù. Questi geoglifi erano rimasti nascosti per secoli, e la loro riscoperta ha raddoppiato il numero di disegni conosciuti.

Photo by Gettyimages

Come è stata fatta la scoperta

I ricercatori della Yamagata University e IBM hanno collaborato per sviluppare un modello di intelligenza artificiale capace di individuare i geoglifi nei dati satellitari e dei droni. Il sistema AI ha dimostrato di essere 20 volte più veloce dell’analisi umana. Questo ha permesso di esaminare grandi aree in tempi molto più brevi.

Caratteristiche dei nuovi geoglifi

I nuovi geoglifi scoperti sono in maggior parte di tipo “rilievo”, diversi dai più noti geoglifi lineari. La maggior parte di questi nuovi geoglifi raffigura motivi umani o elementi modificati dall’uomo, come animali domestici e teste decapitate. Questi disegni sono spesso situati vicino a antichi sentieri, suggerendo che fossero destinati a essere visti da individui o piccoli gruppi.

Significato culturale

La scoperta di questi nuovi geoglifi offre una nuova prospettiva sulla cultura Nazca. I geoglifi potrebbero essere stati utilizzati per cerimonie o rituali, come suggerito dai frammenti di ceramica trovati nelle vicinanze. Questo apre nuove strade per la ricerca e la comprensione delle pratiche culturali e religiose della civiltà Nazca.

Prospettive future

Con 1.309 candidati geoglifi proposti dal sistema AI, c’è ancora molto da scoprire. I ricercatori prevedono di identificare altri 250 geoglifi nei prossimi anni. Questa continua esplorazione promette di rivelare ulteriori segreti sulla civiltà Nazca e sulla sua arte enigmatica.

Conclusione

La scoperta dei 303 nuovi geoglifi di Nazca è un passo significativo nella comprensione della storia e della cultura di questa antica civiltà. Grazie all’intelligenza artificiale, possiamo continuare a esplorare e apprezzare l’arte e i misteri del deserto di Nazca. Queste scoperte ci ricordano che c’è ancora molto da imparare dal nostro passato.