Il futuro dei videogiochi è streaming (ed è forse unica via)
Il tutto è iniziato con GeForce Now, il servizio di invidia che per primo ha di giocare ai giochi dal PC attraverso lo streaming utilizzando la propria mini console Shield TV, di cui io sono fortunato possessore.
Oggi questo sistema di gioco torna prepotentemente alla ribalta e la parola d’ordine per il mondo dei videogames è oggi streaming.
Questa onda lunga della trasmissione dei contenuti attraverso internet iniziata con la musica, passata attraverso il video on-demand e le dirette, arriva ad incontrare prepotentemente le spiagge dei player tecnologici più famosi che si occupano di giochi: un business che sembra fare gola a tutti.
Sony e Playstation:
Giusto per dire che nella questione sono coinvolti tutti ricordiamo che da qualche tempo anche Sony ha il suo servizio chiamato PlayStation Now, ora disponibile anche in Italia. Un servizio che permette di giocare via streaming ai giochi della console più famosa al mondo non solo attraverso la stessa console ma anche attraverso il PC.
Google e Stadia:
Ed ecco arrivare Google col proprio servizio di streaming di giochi chiamato Stadia. Una rivoluzione perché consente a tutti di poter giocare ai giochi alla massima risoluzione da qualsiasi device, direttamente dalla propria Smart TV, dal PC, dallo smartphone, e come dice Google stessa, da qualsiasi strumento in grado di eseguire YouTube alla massima risoluzione.
Una rivoluzione non tanto per l’idea di base dello streaming ma per la possibilità di essere fruito facilmente da tutti attraverso un semplice link
Microsoft e Xbox:
Al banchetto non manca neppure Microsoft che già da tempo sta lavorando a un progetto simile sul tag tutta la sua infrastruttura Azure per portare il mondo Xbox in modalità liquida.
Come detto una vera rivoluzione che porterà il futuro delle console ad essere molto diverso da quello che oggi.
Come saranno le console del futuro? Le console di nuova generazione avranno probabilmente un’hardware non così spinto rispetto a quello attuale e probabilmente manderanno in pensione il supporto fisico da qui a qualche tempo: console più piccole, più trasportabili e probabilmente senza il lettore ottico.
Uno scenario che va a delinearsi come rivoluzionario anche se in molti ritengono che questo non cosi definitivo, soprattutto nel breve periodo, per diversi motivi. Tra questi troviamo la mancanza di una connessione veloce in tutte le zone del mondo (tra cui l’Italia), il fatto che il supporto fisico sia oggi strumento non solo di acquisto e vendita del nuovo ma anche dell’usato, senza dimenticare poi che il DVD o Blu Ray e un ottimo oggetto da regalare, che dona emozioni che il digitale non può certamente avere
Una situazione Ibrida ma che andrà a definirsi nel futuro
È probabile quindi che in questo periodo vedremo delle situazioni ibride con console di ultima generazione che potranno eseguire comodamente i giochi in streaming ma allo stesso tempo eseguire anche giochi attraverso il classico lettore ottico, senza dimenticare la possibilità del download del videogame sull’hard disk.
Altro scenario potrebbe essere quello di un’uscita di console per cui produttori di hardware prevedano due tipologie di macchine: una delicata sola lo streaming, più leggera, e una più potente che possa essere utilizzata allo stesso modo di quella di oggi.
E invece molto auspicabile che giochi subiranno lo stesso trattamento di quello che già hanno subito i CD musicali, per volere dei consumatori, ovvero continuare ad esistere ma diventare praticamente secondari rispetto la fruizione di musica liquida attraverso file MP3 e streaming (alla Spotify per intenderci)
Se tutto quanto detto è auspicabile e verosimile è invece certo quello per cui le aziende vogliono, indipendentemente dal consumatore, ovvero investire nella offerta di contenuti in streaming in modo da controllare meglio ciò che viene distribuito ed avere introiti praticamente già certi.
Tutti Abbonati per servizi continui e controllati (contro anche la pirateria)
Abbonamenti continui per creare base clienti solide su cui investire non solo in marketing ma anche in servizi aggiuntivi per poi completarsi attraverso novità continue sul mondo dei videogame.
Attendiamoci quindi un futuro fatto di streaming, abbonamenti con tagli diversi a seconda delle necessità dell’utente e offerte diversificate che possano essere un punto di incontro tra chi produce i contenuti, chi li offre ed infine chi li utilizza, con un occhio molto attento alla pirateria.
E voi siete Pronti a giocare in Streaming?