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Remix OS Beta: la mia prova su un Samsung NC10

Remix OS, ovvero il sistema operativo Android adattato al mondo PC,  é un progetto che reputo davvero molto interessante e per il quale ci sto affettuosamente “perdendo” diverso tempo alla ricerca di un motivo valido per cui esso deva diventare il sistema operativo principale per uno dei computer che utilizzo in casa.

Con il rilascio della versione Beta di alcuni giorni fà il sistema operativo sembra aver finalmente allargato la lista della compatibiltà dei device supportati a tal punto da permettermi una prova “vera” su un Samsung NC10, uno di quei piccoli Notebook usciti in epoca pre-tablet.

L’idea di base e’ quella di sostituire il vecchio Windows Xp installato, ormai zoppicante e francamente lentissimo, con questo sistema ottimizzato per device con risorse inferiori e con la possibilità di usare tutte quelle nuove applicazioni create per il sistema operativo Android.

Installazione

La prova iniziata con tanto entusiasmo, grazie al rilascio degli sviluppatori della versione x86 del sistema operativo, e’ subito naufragata con lentezze generali e riavvi durante la fase di configurazione delle impostazioni senza permettere una vera e propria installazione residente sul portatilino. Solo la versione “live” non ha riscontrato problemi all’avvio, anche se, a dire il vero, la lentezza riscontrata e’ sembrata davvero eccessiva.

La Prova

La prova come detto è stata effetutata con la versione Live portandomi ad un utilizzo marginale, un pò sbrigativo, ma che in effetti permette già di tracciare una prima analisi del lavoro svolto dagli sviluppatori.

Se paragoniamo questo sistema ad un launcher per Android potremmo dire che l’interfaccia é davvero ben fatta e che la risposta ai comandi é immediata. Dall’altra parte peò dobbiamo constatare che se a livello di smartphone e tablet il riscontro che può dare una interfaccia a livello grafico e di operatività risulta in qualche modo

Conclusioni

il sistema é apparso immaturo e poco fluido. dubito ricevera la grande attenzione del pubblico meno smaliziato.
Ancora acerbo