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Il Digital Markets Act secondo Google

L’Unione Europea ha introdotto nuove regole per limitare il potere dei giganti tecnologici, tra cui Google, al fine di promuovere la concorrenza. Queste regole contenute nel Digital Markets Act sono necessarie poiché la mancanza di concorrenza può portare a pratiche commerciali scorrette e a un danno per i consumatori.

Un esempio di ciò è il caso di Google, che è stata accusata di aver favorito i propri servizi di comparazione prezzi nei risultati di ricerca, danneggiando così i concorrenti.

La nuova legge, che entrerà in vigore entro la fine dell’anno, richiederà a Google e ad altre grandi aziende tecnologiche di aprire le loro piattaforme a concorrenti più piccoli. Tuttavia, queste regole comportano anche dei compromessi, come il rischio di una ridotta innovazione e la possibilità che le aziende tecnologiche possano trovare modi per aggirare le regole.

Nonostante le nuove regole, Google ha continuato a favorire i propri servizi di comparazione prezzi nei risultati di ricerca, danneggiando così i concorrenti. Questo atteggiamento ha portato a tensioni tra Google e i suoi concorrenti, con il CEO di una società di comparazione prezzi che ha descritto un incontro con Google come “un altro diversivo”.

In conclusione, le nuove regole dell’Unione Europea per limitare il potere dei giganti tecnologici sono un passo importante per promuovere la concorrenza e proteggere i consumatori.

Tuttavia, è necessario che queste regole siano applicate in modo efficace per garantire che le aziende tecnologiche non trovino modi per aggirarle e continuino a praticare concorrenza sleale.

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Cosa é il Dma o Digital Markets Act?

Le nuove regole di concorrenza per le aziende tecnologiche in Europa sono descritte nel Digital Markets Act (DMA), che mira a regolamentare i mercati digitali e promuovere la concorrenza equa. Il DMA si applica alle aziende con una capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro, un fatturato annuo di almeno 7,5 miliardi di euro e almeno 45 milioni di utenti attivi mensili e 100.000 utenti aziendali annuali.

L’atto si concentra sui “gatekeeper”, o aziende che controllano infrastrutture digitali e servizi chiave, e richiede loro di garantire interoperabilità, trasparenza e concorrenza equa. Il DMA si applica ai servizi come reti sociali, app di messaggistica, piattaforme video, motori di ricerca, browser e sistemi operativi.

Le aziende che violano le regole possono essere soggette a sanzioni fino al 10% del loro fatturato globale. Il DMA fa parte di uno sforzo più ampio dell’Unione Europea per regolamentare i mercati digitali e promuovere la concorrenza, insieme al Digital Services Act (DSA) e altre iniziative.