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Nintendo con Pokémon Go si apre e va (anche in borsa)

Il fenomeno del momento è senza dubbio Pokémon Go la nuova versione del popolare videogioco della Nintendo ora disponibile per smartphone Android e iOS

Dico fenomeno perché dal momento stesso della sua uscita all’inizio di questo mese si è scatenata in tutto il mondo una caccia virtuale e tribale alla ricerca di tutti i personaggi che fanno parte del mondo del Pokémon ed in particolare per questa versione del gioco.

A differire da quanto proposto in precedenza ci sono due aspetti fondamentali uno, quello prettamente legato alla meccanica del gioco, è l’utilizzo della realtà aumentata per integrare il mondo virtuale a quello reale, dove il giocatore è immerso nelle strade che lo circondano nelle vie dei palazzi e monumenti che sono intorno a lui ed allo stesso tempo attraverso lo schermo del computer può interagire con i personaggi.

Il secondo aspetto, quello tecnico, riguarda il fatto che per supportare questa nuova idea videoludica Nintendo si è dovuta affidare alla tecnologia proposta da Android a iOS uno schiaffo a quanto finora sostenuto dall’azienda o per meglio dire quanto sostenuto fino a poco tempo fa dall’azienda per cui giochi e dispositivi dovevano navigare di pari passo in un sistema chiuso protetto e controllato. 

Questo secondo fatto che da una prima analisi sarebbe potuto essere considerato come negativo  alla luce dei fatti si é invece dimostrato tutt’altro: anzi oggi la vera forza di Nintendo e la sua rinascita (anche in borsa) è proprio questa nuova apertura verso sistemi consolidati e soprattutto popolari.

È chiaro quindi che anche Nintendo così come ormai la stragrande maggioranza dei produttori di software e di tecnologia debbano pensare a sistemi aperti che possono essere utilizzati su piattaforme diverse. non è infatti più sostenibile un ingresso nel mondo della tecnologia che non sia pensato per essere condiviso con altre piattaforme.

Pokémon go non è certamente il primo videogioco di Nintendo con questa formula, o forse si, ma é certamente la prima killer application dell’azienda giapponese a sdoganare in maniera definitiva la sua aperta. 

All’azienda di videogiochi e console é ormai chiaro un futuro fatto di sviluppo di videogiochi anche per altre piattaforme sia in ambito mobile che console. E questo sembra proprio inevitabile.